martedì 28 maggio 2013

l'ART DECO e il NOVECENTO

Continua la storia del Design italiano sul nostro blog!
Oramai ci siamo addentrati a pieno nel XX secolo, in Europa il grande movimento dell'Art Nouveau si scontra con varie tendenze, tra le quali la più forte è quella del Deutscher Werkbund, il movimento tedesco legato all'arte applicata.
Mobile bar, Art Déco
Letto di J-E. Ruhlmann

Da questo contesto di cambiamenti, nasce l'Art Déco, che per la prima
volta accomuna lo stile del nuovo e del vecchio continente, creando una
forma di INTERNAZIONALISMO anche nel gusto.
I maggiori contributi vengono dall'opera di Le Corbusier, in Francia e da un gruppo nutrito di artisti, tra i quali Ruhlmann, Hoffmann, che colaboravano con aziende come quella di Sue e Mare.

I mobili prodotti sono ancora influenzati dalla poetica liberty, ma le linee curve vengono intervallate da quelle spezzate e gli elementi geometrici si fanno via via più presenti e prendono il loro spazio. I mobili si integrano: tavoli con credenze, divani con armani, armadi con pareti. I mobili piccoli diventano sempre più funzionali ed in questo periodo viene inventato il mobile bar. I materiali sono sfarzosi, ricercati e spesso combinati.

In Italia tutti questi motivi e stilemi sono attentuati da quella tendenza chiamata "Novecento", ossia un ritorno all'ordine, un'avanguardia moderata dove i valori classicistici vengono declinati secondo un aspetto provinciale e casereccio.
Centro indiscusso dello sviluppo di questa tendenza è Milano, per quanto riguarda le arti decorative invece è bene ricordare le biennali del 1923, '25 e sotrattutto '27 a Monza, dove esordisce Giò Ponti e vengono sviluppati nuovi concetti anche nel modo di lavorare: si fa sempre più importante il ruolo di progettista all'interno delle fabbriche e l'arredamento "contract" dei negozi sviluppa sempre di più il suo senso estetico.


Palazzo dell'Arte - G. Muzio
In Italia operano Grandi come Giovanni Muzio, Tomaso Buzzi, Emilio Lancia e Giò Ponti; questi ultimi due nel 1927 lanciano per la Rinascente una serie di mobili economici, semplici e funzionali, costruiti da Domus Nova (insieme a Il Labirinto, una delle imprese più importanti del periodo). Questa collaborazione è però una rarità nel panorama; sebbene con Ponti la collaborazione tra arte ed industria si sia ormai consolidata, il risultato è ancora una produzione più artigianale e di lusso.



lunedì 20 maggio 2013


CN festeggia un nuovo traguardo...
5000

Visite al nostro blog!
Grazie a tutti!


giovedì 16 maggio 2013

Al SALOON con DAVIDE!

Lo riconoscete? Se siete mai passati in CN, l'avrete sicuramente incontrato!
Oggi Davide Cappi è con noi ai Saloon di CN, nella prima intervista della sua vita!

Ciao Davide, presentati al nostro pubblico!
Sono Davide Cappi, sono socio della ditta CN Arredamento. Ho iniziato a lavorare nella ditta di famiglia nel 1986, poi nel 1991 io e mio fratello Silvio, abbiamo ritirato CN . Partendo da una piccola bottega in affitto a Giussano, siamo passsati in un capannone più grande ed ora abbiamo spostato la produzione qui a Carugo, nel nuovo capannone.



Qual'è il tuo ruolo in azienda?
In realtà copro più ruoli! Faccio un po' di tutto, dò una mano in tutti gli uffici e in produzione. Lavoro da una posizione di comando, i miei colleghi mi chiedono tante cose, anche perché ho un po' di esperienza. Anche dall'esterno mi tengono come punto di riferimento.

Hai sempre fatto questo lavoro?
Sì, sono partito come falegname e poi ho svolto varie mansioni. Un po' mi manca lavorare in falegnameria. Però ultimamente mi trovo bene anche in ufficio, perchè svolgo tanti lavori da solo e non devo dipendera da nessuno, quindi posso dire di essere contento di tutto il cammino che ho fatto.


Come sono i rapporti con i fornitori e i clienti?
Sono buoni., non tutti mantengono le promesse che fanno, ci sono tanti ritardi... Ma è sempre stato così, non è questione di crisi, qualcuno è molto bravo, ma alcuni (sempre gli stessi) sono sempre in ritardo!


Cosa ti piace del tuo lavoro?
C'è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Mi è sempre piaciuto lavorare nel mondo del legno, in falegnameria c'è sempre qualcosa da imparare.

Cos'ha di speciale CN Arredamento?
Che riesce a fare un po' di tutto. Lavoriamo diversi materiali legnosi e poi siamo molto flessibili, dalla serie al personalizzato. Per questo abbiamo sempre avuto lavoro, anche in questo periodo di crisi.
Bisognerà sempre fare un po' di  tutto, soprattutto col mercato che c'è ora... magari specializzarsi più sull'arredamento speciale. Le commesse non mancano, mancano gli uomini con le capacità tecniche. Non ci sono scuole fuori che formano, bisogna fare tanta esperienza. Non credo che le macchine possano essere un'alternativa, però penco che il lavoro dell'ufficio tecnico, come fare bene i disegni e programmare la produzione, potrà semplificare le cose, ma la manodopera specializzata è imprescindibile.
Qui in CN abbiamo alcune persone molto brave e altre sono arrivate qui per crescere e vedo che lo stanno facendo.

Cosa fai nel tuo tempo libero?
Tempo libero? E' pochissimo! Mi piace stare con i bambini e farli giocare, portarli a calcio. Faccio una vita normalissima. Aiuto in oratorio, mi piace fare volontariato per gli altri.

Un grazie a Davide e apresto!



lunedì 13 maggio 2013

Italy vs taxes

Last month, on the Italian most read economy newspaper, the Sole24Ore, there was an interesting article about duties and export.

The Salone del Mobile 2013 in Milan, just ended few weeks ago. This is the perfect period to make some consideration about the market. All Italian furniture companies agree on the same point: they need to export and to open to new international markets, by leveraging on the Made in Italy value.

The furniture sector will increase 72% of its value, before 2017, according to a recent research of Confindustria. This will occur thanks to the rise of 192 millions of "new rich" people, that will spend 30 biliard euros in the Italian furniture sector.
This is not only a very important business chance  but it will have an important influence on the creativity of this industry. We all know that Italian taste in design (and not only) is one of the most respected and lots of foreign designers and industries are in search of it, bringing their own influence.

So... Welcome to all growing countries, such the BRIC group (Brazil, Russia, India and China), or the MIST (Mexico, Indonesia, Korea, Turkey). But also Vietnam, Egypt, Libya, Tunisia, Argentina... But watch out!!!

One of the most problematic issues is the one concerning TARIFFS, that are applied in these countries. They are rated for different import goods and various phases of the import process, but they all causes the same result: the price of the goods imported raises, so export, that should be the lifesaver of Italian economy, risks to sink companies.

Here you can find some examples: in Brazil and in India, it might happen hat taxes rises the value of the imported good up to the 100% of its value! This is caused by the accumulation of indirect tariffs and impost: custom, federal, state and municipal duties, VAT and other taxes.
In Argentina there is a amount bond: import deal must be equal to the export one. Moreover, there is a strict law on certification; this problem can also be found in China. Both countries need specific certificates of safety and quality, that are processed only by specialized companies.

There are different ways to overcome the problems, here you can find the most popular solutions:
- Relocate part of the production path: exporting semi-finished products, components or just know-how procedures is less expensive and less complicate; as matter of the fact, emerging countries get competitive skills from this kind of import.
- Moving the goods through other countries, that are less tax-imposing.
Do you use any other method? Let us know!