Dedichiamo il nostro post di oggi alle donne: in questa giornata, International Women Day (Giorno internazionale delle donne) si è sommersi gli auguri e gli elogi al sesso debole (o forte?!) e ci si esorta ad una più attenta considerazione di quella che è, da sempre, la forza motrice della comunità.
In questi ultimi anni, l'argomento "quote rosa" è stato trattato in lungo e in largo, teorizzato e qualche volta applicato, ma, se da una parte i miglioramenti non si possono negare, restano comunque ancora numerose questioni da risolvere e dibattiti da concludere.
Anche nel mondo dell'arredamento, la componente femminile sta facendo sentire sempre di più la sua voce: dall'ideazione alla realizzazione vera e propria. Eggià, le quote rosa non si limitano a tenere in mano la matita, ma anche chiodi e martello.
Sebbene nel 2009, una mostra al Centre Pompidou di Parigi metteva in evidenza il fatto che le elles-designer nella collezione del museo erano solo 4 (articolo di Artribune), non possiamo dire che il mondo dell'inventiva in rosa sia così limitato. I nomi delle donne nel design si stanno facendo via via più forti ed è innegabile il loro contributo in innovazione. Charlotte Perriand, Cini Boeri, Gae Aulenti, Patricia Urquida, Matali Crasset, Inga Sempé, il collettivo Front, Paola Navone, Miriam Mirri, Laura Fiaschi, Donata Paruccini e Ilaria Morelli sono solo alcuni nomi. Potrete conoscerne alcune meglio qui, dove trovare delle bellissime interviste.
Dimostrano un senso della novità e dell'inventiva che non ha nulla da invidiare a quello dei loro colleghi maschi e sono altrettanto attente alla funzionalità e all'estetica; alcune di loro, dopo lunghe carriere costellati di successo non si arrendono e continuano a progettare.
E per la realizzazione?
Nonostante il falegname sia tradizionalmente un mestiere maschile, non sono poche le esordienti in questo mondo che, fregandosene delle convenzioni, prendono taglierino, chiodi e martello ed iniziano a costruirsi i propri prototipi.
Progettazione ed ideazione, ma anche cura dell'esposizione: le italianissime Paola Antonelli e Silvana Annichiarico dirigono i dipartimenti di Design rispettivamente del MoMA e della Triennale.
Ma cosa succede nelle nostre case?
Come sanno benissimo tutte le coppie (se volete rivedere questo divertente articolo, vene renderete conto), la donna è il guru in famiglia dell'arredamento. Un'indagine del forum alfemminile.com, mostra quanto e come le donne europee si sappiano muovere nel campo dell'arredo di interni: esse scelgono secondo il loro sentimento, perché "l'arredamento deve somigliarmi". Il mondo del mobile diventa un modo per esprimere i propri gusti, sempre con un occhio attento alle novità... e al prezzo ovviamente! Le donne si informano, guardano internet, programmi televisivi e riviste specializzate; comprano in negozi di fiducia, e si danno da fare perché gli ambienti siano organizzati, pratici e sempre nella forma migliore!
Per concludere: se qualcuno di voi avesse voglia di vedere una bella mostra, a Milano, a Palazzo Morando, una mostra ad ingresso libero racconta le "Donne in bottega". Designer, imprenditrici e artigiane, produttrici di innovazione dal 1906. E da molto prima.
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