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lunedì 15 aprile 2013

Salone del mobile 2013

Si è conclusa ieri a Milano la 52^ edizione del Salone del Mobile, con numero da record, tante belle proposte e propositi e un umore un poco altalenante.
Ecco i numeri: 
- 324.093 visitatori, di cui 285.698 operatori del settore.
- 160 paesi presenti, gli stranieri hanno rappresentato il 68% delle presenze.
- 2500 espositori.
- 200mila mq di stand, divisi in 22 padiglioni e 4 settori.
A voi le considerazioni del caso... Cosa ne pensate?

Senza dubbio la presenza di così tanti stranieri sottolinea il carattere internazionale della manifestazione, ma manifesta anche un certo cambiamento nell'industria: il Made in Italy ha bisogno più che mai di internazionalizzarsi, di saper coinvolgere a livello globale i consumatori. Le aziende italiane devono imparare a parlare diverse lingue, a sapersi confrontare con realtà molto diverse ma anche stimolanti... e il cambiamento sta avvenendo più per necessità che non per volontà.
Ma attenzione all'export: come già detto negli articoli precedenti, va prestata una particolare attenzione a come muoversi! Un interessante articolo di pochi giorni fa sul Sole24Ore analizza la problematica dei dazi; il problema fiscale è stato anche l'argomento dell'intervento del neoeletto governatore della Lombardia.

La presenza degli stranieri fa infatti riflettere anche, al contrario, sulla non-presenza degli italiani: il Salone è stato il palcoscenico del malessere del settore arredo in Italia, che attraverso la voce del presidente di Federlegno R. Snaidero, chiede una mano alla politica italiana.


Ma guardiamo anche in altre direzioni.
Se la crisi in campo economico-finanziario è fortemente avvertita, in campo artistico e creativo l'Italia mantiene ancora il suo primato e Milano si dimostra la piazza migliore per le nuove idee di design. Parole
d'ordine di questa edizione dei saloni sono state sostenibilità, artigianalità e funzionalità.
Nuovi designer e già acclamati artisti hanno avuto l'occasione di presentare i loro progetti dentro e fuori il salone e il numero impressionante di eventi è la testimonianza che la vena creativa è lontana dall'essere estinta dal malessere economico. Certo, si sta orientando su prodotti magari più facilmente "vivibili", ma con un valore artistico preponderante.

Gli artigiani, come CN, sono stati fortemente rivalutati dal bisogno di personalizzazione e di attenzione che i designer chiedono, ma faticano ancora a porsi nell'ottica internazionale a cui abbiamo accennato prima.

Insomma, un salone che rispecchia pienamente i nostri tempi... o no?


venerdì 8 febbraio 2013

Waiting for... SALONE DEL MOBILE 2013

E come poteva il nostro blog mancare una notizia così importante come la presentazione del Salone del Mobile 2013?
E infatti eccoci qui, con una rassegna stampa sulla presentazione tenuta ieri da Cosmit a Palazzo Unicredit, per la presentazione del Salone di quest'anno.
Critter - Elia Mangia
Il milanesissimo Corriere, presenta nella sua rubrica riservata alla casa e all'arredamento un articolo molto ottimista, concentrato sia sul mondo degli interni d'ufficio (uno dei filoni di "esercizio"più importanti per gli architetti in questa esposizione) sia sul mondo al di fuori del salone e le opportunità che Milano ha studiato per lo sviluppo di tutto quello che possiamo far rientrare nella grande categoria del "fuorisalone", allungato in un lasso temporale di due anni che lo collega direttamente all'Expo 2015. Grande spazio anche ai grandi nome del design di interni, dal Pritzker 2008 Jean Nouvel, a Piero Lissoni, Patricia Urquiola e Antonio Citterio, alle grandi idee e alle innovazioni, in un "capodanno" che non manca di novità e buoni propositi (e di un'ottima colonna sonora).
*Piccolo appunto: già l'anno scorso sul blog si vociferava delle novità di questo salone... mostrando questo prototipo, la cui produzione è realizzata proprio in CN!

G. Pisapia e C. Luti
Grande spazio ai grandi nomi anche sul blog di Repubblica, dove la fanno da padroni gli spazi dedicati agli uffici, all'illuminazione e il salone satellite "Design e artigianato" e la voglia di innovazione, fil rouge di questa edizione.

Il Sole24Ore mostra da una parte, l'anima innovativa e attenta alle novità del design, con un occhio particolare alla realtà aziendale, che difende in un altro articolo, che sottolinea l'importanza del settore legno e arredo per il nostro stato e la grande importanza che ha il distretto del mobile di Monza e Brianza, dove ci troviamo. Il salone si pone quindi come una (delle tante) calamite per questo territorio. L'articolo non nasconde una certa vena critica-politica, da parte di chi scrive molto apprezzata.

Archiportale dona una grande e bella varietà di citazioni dalla conferenza stampa e una fila di foto sul progetto dell'area Garibaldi-Repubblica, mentre Il Giornale sottolinea le grandi aspettative in numero di visitatori e propone una riflessione economica sui numeri (di esportazioni e di tasse).



How can our blog miss such an important news, about the Salone del Mobile 2013? So, here we are, with our press review.
Critter - Elia Mangia
The Milan Corriere, presents in its blog dedicated to interior design a very optimistic view, regarding both  the world of offices design and what develops outside the Salone and all opprtunities given by Milan during that week (public transportation integrated ticket, free access to civical museums...) and stretching out proposal and links for two years, when there will be that great (and debated) event, the Expo 2015.  
Great names are presented as well: Pritzker 2008 Jean Nouvel, Piero Lissoni, Patricia Urquiola and Antonio Citterio, with their great projects and innovation in a "new year party" that doesn't miss any news or good proposal (and a beautiful soundtrack).
*Something special: last year this blog wrote about this prototype, that will be presented next April... and has been realized in CN

On the blog of Repubblica, great names and concepts. Themes like offices, lighting and "Design and handcraft" communicate all a huge desire of innovation, fil rouge of this year edition.

Sole24Ore shows in one article its attention to new design, but always with an eye on Italian companies, that it defends in this article, underlining the importance of the furniture trade for our country and in particular for  Monza e Brianza, where CN is located. Salone acts as (one of many) magnet for this area. This article doesn't hide a critical/political vein.

Archiportale reports some quotations of important people, given during the press conference and some photos of the palace and the area where it was located (thei are still working to finish it, the Garibaldi-Repubblica area in Milan), while Il Giornale underlines the expectation of a great number of visitors and porposes an economic reflection with real numbers (about import-export and taxes).



lunedì 21 gennaio 2013

Un buon 2013




Buongiorno a tutti e bentrovati! Il Blog di CN Arredamento Design riapre le sue porte dopo le meritate vacanze (sempre troppo corte) ma il fatto che fin le visualizzazioni siano state più di 2000, in pochi mesi di attività, ci dà la giusta carica per questo nuovo anno!

Che programmi avete per il 2013? In questo mese si sta cercando, qui in CN, di trovare il giusto calibro per i mesi che verranno, guardadoci intorno e indietro, perché, come ricorda il vecchio Rafiki e il più giovane Max Pezzali "RICORDATI CHI SEI"!


Per quanto riguarda questa rubrica, le idee e i buoni propositi abbondano. Ci siamo promessi infatti di:
- creare una rubrica GGD: giovani/grandi designer;
- continuare gli articoli tecnici che riguardano le lavorazioni del legno;
- crescere sui social network;
- tradurre gli articoli in inglese (so che alcuni di voi lettori ne saranno lieti... don't you?);
- approfondire le analisi gestionali;
- cercare di definire le altre idee che frullano nell'aria dei nostri uffici.
I buoni propositi sono molto più numerosi: essere simpatici, accattivanti, moderni, attenti allo Zeitgeist (per chi non lo conoscesse, eccolo qui), europei, mondiali (ma prima di tutto italiani!), roundhead e un po' cavalier ...
E voi invece? Nuovi progetti per l'anno nuovo o vecchi progetti ancora da concludere?

lunedì 17 dicembre 2012

Piacere, CN!

Buongiorno a tutti e bentornati nel blog di CN!
Prima di concludere il ciclo di articoli dedicati al controllo di gestione, fermiamoci un attimo per parlare di qualcosa che, sebbene a primo impatto appaia scontato, non lo è del tutto.

Parliamo oggi dell'immagine dell'azienda

Come già ribadito nei primi punti di questo articolo, è importatissimo, per qualsiasi azienda, conoscersi veramente. Questo è il primo passo per poter iniziare un persorso di crescita, sia internamente che sul mercato.

Si sono spesi fiumi e fiumi di inchiostro sulla creazione di una immagine d'impresa, o meglio di una identità societaria (dall'inglese corporate identity). La parola "immagine", infatti non riflette appieno quello che questa non ben definita attività si promette di fare per l'azienda.
Non basta un bel logo, une bella sede, delle persone cordiali e una bella pubblicità.
La creazione di una immagine aziendale parte innanzitutto da quello che si è e si sviluppa coerentemente con l'anima (che, se ci pensate bene, suona simile a AIM, l'aspirazione, lo scopo). Questa anima solo in seguito deve trovare corpo, ed ecco che si inizia a parlare di grafica, di presentazioni, di presenza sui media.

CN Arredamento Design si è conosciuta sempre meglio, ha sviluppato nel corso dei suoi più di 30 anni di attività una forte conoscenza di sè e dei propri processi.
Ora, grazie alle nuove tecnologie sta attuando quel passo in più ... ma ne parleremo tra pochi giorni nell'ultimo articolo del progetto G.Ma.P.
In anteprima per gli affezionati, ecco il titolo: G.Ma.P. 1.3, ovvero: facciamoci guardare!

Vi lasciamo oggi con un esempio pratico di come questa comunicazione può avvenire: la classica lettera di presentazione, che costituisce il biglietto da visita di molte società, è normalmente un pezzo di carta fitto di scritte e ricco di grandi concetti... Bello, interessante se vogliamo... ma diciamocelo, è anche noioso.
Avere un primo approccio con una realtà attraverso uno strumento così noioso stronca sul nascere ogni curiosità e voglia di conoscersi.
I siti internet hanno in parte ovviato a questo problema (ma ne parleremo più approfonditamente nel prossimo articolo), anche se, parlando ancora una volta francamente, esistono alcuni siti che possono essere ancora più noiosi della lettera sopracitata.



Uno degli strumenti che va per la maggiore ora, sono le presentazioni.
Dal classico power point al video, fino a prezi ed oltre ancora... Ognuno ha scelto il suo metodo e le comunità in cui condividere questi (a volte) veri e propri gioiellini, nati dalla fantasia di chi, con la realtà aziendale ci ha a che fare tutti i giorni.
 Anche noi quindi ci siamo adeguati: ecco a voi... la presentazione di CN ARREDAMENTO DESIGN!
(also in the english version!)
Divertitevi!
Enjoy it!


martedì 20 novembre 2012

G.Ma.P 1.0 ovvero: guardiamo lontano!


Abbiamo già affrontato in questo blog l’argomento della formazione manageriale.
Oggi, con questo articolo, inauguriamo una (speriamo) fortunata serie di recensioni sul sistema di controllo di gestione che sta prendendo piede in CN: per gli amici G.Ma.P., per tutti il Getting a Managerial Prospective.
Sviluppato in collaborazione con Cube Consulting, questo progetto risponde all’esigenza che avevamo già dettagliatamente spiegato: i nostri “capi” hanno deciso di diventare “manager” a tutti gli effetti e non fermarsi all’approccio day-by-day, passando ad un approccio razionale ed anticipatorio. Questo significa non più guardare per terra dove si mettono i piedi, ma alzare un occhio per vedere quanto sia lunga e dove conduca la strada che si sta percorrendo.

La necessità di questo cambiamento è particolarmente sentita dalle PMI italiane in questo difficile periodo: oramai arrivate alla seconda, alla terza ed, in alcuni casi, alla quarta generazione di imprenditori, queste imprese hanno una loro ben definita identità e delle precise competenze, ma si devono confrontare con un mondo che non è più quello in cui sono nate.
Nell’ambito della competizione internazionale, non basta la qualità del prodotto a renderle visibili, ma serve un efficace approccio al governo aziendale. Sopravvivere in uno scenario internazionale significa capire chi si è esattamente, di quali risorse si dispone ed organizzarle secondo una logica che ha le sue fondamenta negli strumenti del controllo di gestione. Un imprenditore che agisce con un atteggiamento del genere gioca d’anticipo sui problemi. E vince.
G.Ma.P. si propone di fare proprio questo e si compone di 3 fasi:


1)   EmployeeAnalysis: come razionalizzare ruoli e task rispetto ad un percorso di empowerment? come valutare l’employee satisfaction? come valutare la competence-map percepita?
2)   Budgetinge costing: quali sono i costi? come misurare le performance? come governare in via razionale ed anticipatoria l’azienda? come analizzare l'andamento dei risultati in relazione al budget? come evidenziare le responsabilità?
3)   Web-Experience: come creare una identità web coerente con l'immagine aziendale?  come creare relazioni dirette con i propri clienti? come raggiungere nuovi clienti e mercati? come aumentare l'engagement dei propri clienti?



I prossimi articoli analizzeranno le varie fasi del progetto, ora, invece, vi raccontiamo come è andata qui in CN.


Massimo Memmola, ricercatore e docente all’università Cattolica di Milano, è stato il referente principale in Cube Consulting di questo nuovo sguardo sul futuro. A lui abbiamo chiesto di rispondere a qualche domanda che possa far capire quanto questa non sia solo una questione di paroloni accademici, ma abbia a che fare con la vita di chi lavora in CN. Quindi… soffiamo via il fumo e vediamo l’arrosto!

·         Quali sono le caratteristiche che hanno permesso questo cambio proprio in CN? Ci sono stati problemi?
CN è oramai un’azienda “matura”, in quanto ha dei dati economici strutturati che possono essere più o meno facilmente organizzati in centri di costo e un processo produttivo stabile. Senza un sistema adeguato, però, questa struttura sarebbe data del tutto per scontata e questo non è quello che serve per poter guardare al futuro. Il primo passo per il cambiamento è stato quello di capire chi si è e come si è fatti, una sorta di studio anatomico dell’azienda. Se Silvio e Davide Cappi non si fossero messi in gioco, impegnandosi a riscoprire il luogo dove hanno da sempre lavorato, nulla si sarebbe potuto fare. I problemi sono stati innanzitutto legati al cosiddetto “way of thinking” dell’azienda, cioè al modo in cui si agisce e si guarda a se stessi. Più che veri e propri problemi, si sono verificate complessità: l’anatomia di CN, in effetti, si è rivelata più complicata di quanto previsto.


·       L’elemento personale che ruolo ha giocato?
È stato l’elemento decisivo: come ho detto prima, si parte dal cambiare il modo di pensare e di agire, quindi la disponibilità dei singoli è essenziale per implementare un sistema di controllo di gestione. Si deve costruire un gioco di squadra, dove tutti remano insieme nella stessa direzione.

·        Dove si vuole arrivare con questo progetto?
Con questo progetto si può e si deve arrivare molto lontano, perché con una logica manageriale ci si pone sullo stesso livello di gioco delle più grandi imprese europee. CN vuole arrivare ad essere competitiva non solo sul prodotto, ma anche sulle logiche di gestione.
Poter ampliare la schiera dei propri interlocutori senza essere in condizioni di inferiorità si rivela la carta vincente, ancor più in questo periodo di crisi.


·        In quanto tempo si avranno i risultati?
I risultati sono già tangibili: la conoscenza della struttura di costi dell’azienda è già patrimonio dell’amministrazione ed è in corso lo studio della capacità produttiva. E’ in atto una nuova strategia di web business e questo blog, insieme col sito e i social network, ne è la testimonianza. Come per tutte le buone auto,  perché il tutto sia a regime ci vorranno un paio di giri di pista.  Il sistema, comunque, verrà perfezionato di anno in anno, per adattarlo ai nuovi livelli raggiunti.

lunedì 5 novembre 2012

Internazionalizzazione

"è certamente vero che i nuovi analfabeti sono coloro che non conoscono l'inglese"
B. Severgnini

Si fa un gran parlare di quella che è l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Banche, Camere di Commercio, Associazioni e tantissimi altri enti offrono un supporto per il suo sviluppo, l'argomento è dibattuto ed illustrato ampiamente nel web, come ad esempio in questo blog
Ognuno è libero di dire la sua a proposito, così anche noi di CN Arredamento facciamo sentire la nostra voce e chiediamo il vostro parere.
Questo strumento viene descritto come una vera e propria panacea alla crisi contemporanea, la porta spalancata che offre opportunità di sviluppo per l'impresa, il salvagente per chi si ritrova con l'acqua alla gola, la terra promessa degli affari... insomma, un toccasana che promette profitti, nuove idee, diversificazione dei rischi e una valanga di altri benefici.

Fino qui tutto bene. Senza nulla da obiettare, un'apertura al commercio globale potrebbe senza dubbio condurre le nostre piccole imprese ad un successo, letteralmente, mondiale.
Come tutte le medicine però, l'internazionalizzazione ha delle controindicazioni. O meglio, degli effetti indesiderati se assunta in dosi errate e senza il controllo del medico. 
Un'errato approccio all'estero, infatti, potrebbe avere un rapporto costi/benefici negativo. Detto in modo più famigliare, potrebbe essere un fiasco totale

Questo a causa, prima di tutto, della scarsa conoscenza dello strumento. Non si può pensare di trarre dei vantaggi con degli interventi spot e una politica senza fondamento. Serve una vera e propria cultura dell'internazionalizzazione, un piano d'azione prestabilito e adattato ai punti di forza dell'azienda che vuole promuoversi. Cioè serve capire con chi si sta parlando (e quindi capire che non tutti hanno lo stesso modo di pensare del nostro vicino di casa), conoscere i rischi, finanziari e non che si possono presentare sul mercato estero e tenere gli occhi puntati sull'obiettivo che si vuole raggiungere possono evitare che il salvagente si buchi e ci lasci colare a picco.


Tutte le imprese possono e devono addestrarsi all'uso di questo nuovo strumento, perché, indipendentemente dalla loro grandezza, il mercato estero offre un oceano di opportunità, che vanno sapute cogliere e sfruttate. Ancora una volta si parla di formazione, di conoscenza delle regole del gioco prima di iniziare la partita. Basta poco, un pizzico di  buonsenso e un aiuto qualificato. CN Arredamento Design sta iniziando il suo allenamento: piccoli passi, come l'inaugurazione del sito in inglese e la partecipazione a fiere internazionali, che segnano l'inizio di un nuovo way of thinking!